1976 – Fedeltà al 5 agosto

Giovedì 5 agosto 1976

La Cappella dedicata alla Madonna dei Ghiacciai.

Leggo dal diario:

«Mi sono preparato alla festa predicando un corso di esercizi spirituali alle Figlie di Maria Ausiliatrice, le salesiane fondate da don Bosco e S. Maria Mazzarello di Mornese; una settimana intensa di preghiera e meditazione della Parola di Dio e della Storia Sacra, anche salesiana ed è stata molto propizia per prepararmi al pellegrinaggio del Monte Rosa.
La sera del 4 agosto è venuto padre Natalino a prendermi a Nizza Monferrato; ho dormito al “Villaggio della Gioia” di Narzole, dove ospita 60 ragazzi distrofici assistiti da volontari. Padre Natalino è molto commosso e impressionato da questi sessanta sofferenti, condannati a morte con agonia lentissima e scriverà nel libro della Cappella: «Sottoscrivo anche a nome dei 60 malati di distrofia muscolare ospitati in questi giorni al “Villaggio della gioia” di Narzole (CN). Poiché non avranno mai la gioia di assaporare queste incantevoli visioni, prego la Madonnina dei Ghiacciai che conceda loro di conquistare le vette dello “spirito” armati della piccozza della loro quotidiana sofferenza».

Il completamento della Cappella, da parte della Tecnolegno, con una panchetta per chi sosta in contemplazione del Crocifisso e della Madonnina.

Alle 3.00 del 5 agosto sono sveglio, mi preparo e attendo sulla strada la macchina dei salesiani di Cuneo, Michelangelo Aimar e Riccardo Castellino; si unisce a noi don Angelo, vice parroco di Narzole.
Arriviamo ad Alagna alle ore 7.00; alle 8.00 giungono i Rostesi (Modestina, Federico, Pasqualina Merlo e don Luciano, un giovane sacerdote loro amico) che hanno la panchetta ricevuta dal geom. Meyrone per la Cappella.
Alle 12.15 la S. Messa con canti bene guidati da padre Natalino, molto calore.

Molti anche i sacerdoti: don Ubaldo Giannetto, don Francesco Opezzo, don Aldo Bombara, don Maffeo Magnani, don Pietro Rota della Crocetta, un sacerdote Bavarese che uscirà subito dalla Cappella, stipatissima, per non svenire. Non molti i partecipanti, ma attentissimi; c’è il solito ultra ottantenne Valsesiano di cui purtroppo non ricordo il nome ma che compare nelle fotografie del sito internet, ed Elena Zanetta; manca lo sposo Dante Poletti che è lontano con gli alpini impegnati a soccorrere i terremotati del Friuli.

Ricordiamo i Caduti Giuseppe Previde Massara di Vigevano e Augusto Scaltritti.
Il giorno 6 ci alziamo presto e nella grande confusione facciamo i preparativi abbastanza in fretta. Partiamo in sette e in due ore siamo al Colle del Lys; sotto Punta Gnifetti ci dividiamo: vengono con me padre Natalino e Riccard; dal Colle Sesia (4299 mt.) attraversiamo tutta la cresta della Parrot (4460 mt.), passiamo al Cristo delle Vette e scendiamo a celebrare la S. Messa alle 12.00. Alle 16.15 le funivie ci accolgono; scendiamo già pensando al prossimo anno quando la Cappella compirà il suo decimo anniversario di vita.